Gioielli, ma di carta

Immagina un gioiello, uno qualsiasi, ma non pensarci troppo. Il prima fotogramma che potrebbe esserti venuto in mente è un anello di matrimonio, un diamante o forse il luccichio dell’oro, l’eleganza dell’argento o i riflessi del bronzo. Ma non è solo il materiale a rendere un gioiello prezioso, la gemma da sola non basterebbe, per splendere davvero un monile ha sicuramente bisogno di esser ben fatto, ma anche di raccontarci una storia o meglio di proporci una visione del bello. Oggi vi portiamo alla scoperta di un progetto imprenditoriale made in Calabria, ma ancor prima di responsabilità sociale d’impresa – come direbbero i più attenti osservatori di un concetto così prezioso, complesso e cruciale per il nostro tempo- cioè quello della sostenibilità.
Oggi vi facciamo esplorare Cartalana – un brand indipendente di gioielli di carta realizzati a mano impiegando carta da macero, fogli pregiati, metalli e pietre naturali – il cui modello di produzione è basato sull’upcycling. Di cosa stiamo parlando? Non definitelo semplice riciclo perché l’upcycling è riuso creativo e consiste cioè nel riutilizzare il materiale di scarto destinato ad essere gettato (come il mero riciclo) per creare nuovi oggetti dal valore maggiore rispetto al materiale originale. I “Carta-gioielli” sono quindi a impatto zero, poiché ottenuti da un materiale facilmente riciclabile come la carta e la loro realizzazione rientra nel virtuoso sistema della circular economy.

Nata nel 2012 da un’idea di Marcella Stilo, che progetta e poi realizza i monili con carta filata come la lana grazie al fuso a mano – strumento utilizzato sin dalla preistoria per trasformare la lana e altre fibre animali e vegetali in filato – Cartalana coniuga la tradizione tessile calabrese con un visione innovativa e rivolta al futuro che assume i assume nuovi significati legati alla contemporaneità, pur mantenendo uno stretto legame con il passato. L’antica sapienza del gesto delle tessitrici della Magna Graecia si associa alla resilienza e alla forza rigeneratrice della Natura nell’offrire ad un materiale semplice ma indispensabile come la carta una nuova e più preziosa vita.

Tradizione, innovazione sono solo due delle peculiarità distintive che accompagnano quella che, prima di essere un’offerta imprenditoriale è anche e soprattutto una visione e una proposta identitaria, che rifiuta gli astratti modelli di una finta perfezione per promuovere e tratteggiare su carta una femminilità naturale, semplice ed estremamente elegante allo stesso tempo, in cui può riconoscersi
una donna amante della Natura, desiderosa di vivere in armonia con sé stessa e con ciò che la circonda. Insomma, una moda non intesa come estetica e fashion, ma come etica e stile, cioè in fondo un modo di essere, una continua ricerca identitaria, un modo di esistere capace di lasciarsi ispirare dai valori dei territori e dalla bellezza dei luoghi calabresi.
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