Extravergine al Vinitaly, la Calabria nell’Olimpo del Gambero Rosso: ecco i premiati

Prodotto principe ed elemento cardine della dieta mediterranea, l’olio extravergine di oliva non è soltanto un condimento riconosciuto per i suoi numerosi effetti benefici sulla salute, ma rappresenta un vero e proprio patrimonio culturale e gastronomico, simbolo della tradizione e della maestria artigianale italiana.

Proprio per esaltarne l’alto valore Gambero Rosso ha realizzato la “Guida Oli d’Italia” dedicata agli extravergine italiani, giunta alla sua 14esima edizione e quest’anno con il sostegno di Banca Monte dei Paschi di Siena. La quinta edizione in doppia lingua, italiano e inglese, presentata oggi al Sol&Agrifood di Verona, che si svolge in contemporanea con Vinitaly. La Guida offre anche indicazioni dei produttori di olive da mensa e delle aziende che offrono ospitalità e ristorazione in campagna per un’informazione completa ed esaustiva. I singoli extravergine sono stati valutati anche per il loro profilo aromatico, sulla base dell’intensità di fruttato, amaro e piccante, utile a determinare eventuali abbinamenti con cibi e ingredienti.

L’eccellenza calabrese
Una sorta di mappa delle eccellenze del Paese in cui la Calabria figura nella zona alta della classifica. Con le sue 24 aziende si conferma, infatti, tra le regioni più premiate per la sua millenaria tradizione olearia. Ben 14 realtà hanno raggiunto un punteggio pieno, ottenendo l’ambito riconoscimento delle “Tre Foglie”, massimo titolo tributato da “Gambero Rosso per certificarne” l’alta qualità. Inoltre una realtà calabrese ha ottenuto un premio speciale come “Consorzio dell’anno”. Un riconoscimento sostenuto da Banca Monte dei Paschi di Siena.


Si tratta del “Consorzio di Tutela Olio Evo Dop Lametia“. Un tributo riconosciuto al Consorzio nato per volontà di un gruppo di piccole aziende con questa motivazione: da una decina di anni ha migliorato i processi produttivi diventando così un importante riferimento nella zona e brillando in particolare con il suo Dea Dop Lametia Monocultivar Carolea».
Le aziende calabresi premiate
Mentre le “Tre Foglie” sono state assegnate a 14 aziende di cui 2 con la “stella*” per aver conseguito il titolo per il 10° anno consecutivo.
Eccole:
- Angelo Oliverio, San Giovanni In Fiore (CS), con il suo Jannìa Monocultivar Pennulara e una storia nata tre anni fa dal desiderio di recuperare un oliveto secolare di famiglia dove sono ospitati molti olivi della varietà autoctona Pennulara risalente all’anno 1000;
- Domenico Rotella, Tiriolo (CZ), con il suo Nonno Peppe Monocultivar Roggianella e una tradizione familiare portata avanti dal 1940 e dedita, ancora oggi, alla coltivazione delle olive e alla loro estrazione;
- Elodia Severini, Mottafollone (CS), con M. Elodia. Attiva dal 1980 si sviluppa in un territorio da sempre vocato all’olivicoltura come quello tra la parte sud del Parco nazionale del Pollino e la Piana di Sibari;
- Enotre, Mesoraca (KR), l’azienda della famiglia Pollizzi che coltiva i suoi 7 ettari con 700 piante ai piedi della Sila Piccola e spicca in Guida con il suo Deciso Monocultivar Carolea Bio;
- F.lli Renzo, Corigliano Rossano (CS), con il suo Orolio Limited Edition, realtà agricola poliedrica la cui proprietà si sviluppa su una cinquantina di ettari dedicati ai 7.500 olivi, ma anche alla coltivazione di agrumi autoctoni;
- Frantoio Dianto, Feroleto Antico (CZ), con la sua Monocultivar Carolea. E’ dal 1934 che il frantoio viene gestito, da quattro generazioni, dalla famiglia Fazio, sviluppato su una cinquantina di ettari di cui 10 ettari dedicati all’oliveto di circa 10mila alberi di Carolea;
- Olearia Geraci, Corigliano – Rossano (CS), l’azienda della famiglia Geraci fondata dal nonno Giuseppe nel 1935, nella Piana di Sibari con i suoi 18mila olivi che brilla con il suo Corbiò Bio;
- Olearia San Giorgio*, San Giorgio Morgeto (RC), dal 1940 una realtà familiare di riferimento nel panorama della produzione olearia di qualità, con i suoi 25mila olivi, tutti di varietà autoctone calabresi, all’interno del Parco Nazionale dell’Aspromonte e il suo L’ottobratico Monocultivar Ottobratica;
- Oleificio Torchia, Tiriolo (CZ), con il suo semplice ma straordinario Olio Extravergine Di Oliva. L’azienda fondata nel 1959 da Federico Torchia e gestita in biologico dai suoi figli, dispone di un oliveto di 235 ettari con 28mila piante, a ridosso dei rilievi montuosi della Sila Piccola;
- Pasquale Labonia, Caloveto (CS), un’azienda molto attiva nella valorizzazione della tradizionale cultivar Dolce di Rossano con il suo Il Blend;
- Sorelle Garzo, Seminara (RC), realtà olivicola familiare nata nel 1965 da papà Pietro e oggi gestita dalle tre figlie con frantoio di ultima generazione e il suo Dolciterre Rosi;
- Tenute Cristiano, Lamezia Terme (CZ), con Organic Bio, la tenuta gestita dal 1919 dalla famiglia Cristiano che ancora oggi punta a valorizzare la Carolea, varietà regina di questi luoghi;
- Tenute Librandi Pasquale*, Vaccarizzo Albanese (CS), con le sue tante eccellenze tra cui spicca il Monocultivar Nocellara Del Belìce Bio: una proprietà familiare e un primato dell’olivicoltura calabrese che da oltre mezzo secolo produce oli che stupiscono in ogni annata.
I commenti
«Il mondo dell’olio extravergine di oliva è complesso e affascinante allo stesso tempo: ciascun prodotto presenta caratteristiche uniche e la nostra Guida vuole orientare professionisti e consumatori nella scelta del miglior prodotto capace di soddisfare gusti e abbinamenti diversi». Così commenta Stefano Polacchi, curatore della Guida. Sono 389 le aziende produttrici per 679 etichette di extravergine valutate e inserite nella Guida, di cui 191 le Tre Foglie e 34 le Stelle, che hanno ottenuto il massimo punteggio per dieci anni, risultato di un lungo percorso di ricerca, selezione e valutazione per individuare il gusto più sublime ma anche riconoscere un maggiore impegno verso la sostenibilità, in un’economia globale che si fa concorrenza sul fronte dei prezzi più bassi. «L’Italia si trova oggi a competere con prodotti di origine comunitaria che privilegiano la quantità alla qualità e riescono a praticare prezzi di vendita inferiori. Ma la qualità e la lunga tradizione olivicola del nostro Paese va riconosciuta e valorizzata sostenendo, anche attraverso interventi politici, i nostri agricoltori, ambasciatori della qualità nel mondo». aggiunge Polacchi.

«Banca Monte dei Paschi di Siena si unisce a Gambero Rosso per promuovere e sviluppare il settore agroalimentare italiano». È quanto dichiara Maurizio Bai, vice direttore generale commerciale vicario di Banca Mps. «L’olio extravergine – sottolinea – è un emblema della cultura e dell’agricoltura del Paese. La collaborazione per la “Guida Oli d’Italia” dimostra come la nostra Banca si dedichi al sostegno della qualità e dei distretti rurali. Ogni giorno infatti supportiamo le imprese agroalimentari e la DOP Economy nel loro percorso di crescita, anche a livello internazionale, con un’offerta specializzata orientata alla sostenibilità economica e ambientale».
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