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Storia e nobiltà: a San Benedetto Ullano la Porta Narrante dei Principi Sanseverino

Storia e nobiltà: a San Benedetto Ullano la Porta Narrante dei Principi Sanseverino

Quello delle Porte Narranti di San Benedetto Ullano, nel cosentino, è un progetto d’arte diffusa e di ampio respiro: è a favore della bellezza del territorio, del valore della memoria e dell’identità. Una Porta dunque può narrare, dalle antiche virtù al valore, dai profili illustri a tutte le vicende storiche che possono essere rivelate tra i luoghi suggestivi di un centro storico. Questo itinerario artistico si è appena concluso, attraverso la ventiquattresima delle sue meraviglie, la Porta Narrante dedicata ai Principi Sanseverino e autenticata dalla pittrice Maria Giovanna Pisilli. “Con quest’opera ricca di colore e di bellezza, che si aggiunge al museo diffuso del nostro borgo, si chiude per quest’anno l’appuntamento con gli artisti delle Porte Narranti, in attesa dei prossimi importanti eventi”, sono le parole di Rosaria Capparelli, sindaco di San Benetto Ullano che, dal suo profilo social, non nasconde l’ammirazione per questo ultimo lavoro artistico e la soddisfazione per un progetto assai raffinato.

Storia dell’opera

L’opera eseguita da Maria Giovanna Pisilli è un dipinto su portone in legno (m.1,12x 2,00). È dedicata ai Principi Sanseverino, ai quali è legata una parte importante della storia medievale di San Benedetto Ullano. La nobile famiglia detenne un grande potere feudale nel meridione d’Italia. I Sanseverino erano giunti verso il 1045 dalla Normandia nel Regno Meridionale al seguito di Roberto il Guiscardo che concesse loro la vasta contea di Sanseverino. Dopo alcuni anni la famiglia si divise in vari rami, tra cui quello dei Principi di Bisignano, i quali parteciparono a numerose imprese belliche. Nel contesto della nuova politica economica perseguita da re Alfonso d’Aragona, si inserirono anche importanti famiglie feudali come i Sanseverino da Bisignano, divenute in breve tra le più importanti del Regno Meridionale. In particolare il Principe Luca Sanseverino incrementò le attività ”protoindustriali” dei suoi feudi  dando un forte impulso all’economia locale, sviluppando il commercio del sale e della seta e incrementando la coltivazione delle terre, facendo del principato una delle regioni più fertili della Calabria. In questo periodo gli esuli albanesi trovarono riparo nel casale di San Benedetto Ullano e ridiedero vita alle campagne rimaste incolte in seguito allo spopolamento dovuto a pestilenze, terremoti e crisi economica.  

Il profilo artistico

Con reminiscenza surreale, Maria Giovanna Pisilli elabora un linguaggio originale fatto di toni briosi e linee accattivanti, atmosfere sospese declinate in alternarsi di curve cromatiche che disegnano profili tinti di romanticismo. La pittrice dosa le sfumature con discrezione per conservare l’energia espressiva del colore esaltando i particolari del disegno e rafforzando il dialogo tra realtà ed immaginazione, accompagnando gli osservatori nella scoperta di questi scenari immaginifici. L’artista nasce in Francia nel 1971, dopo pochi anni con la famiglia si trasferisce in Italia tra Varese e la Calabria. Si è formata in pittura, all’Accademia delle belle Arti a Bologna. Attualmente vive e opera in Calabria e la sua attività artistica-pittorica risulta improntata sulla ricerca tecnica e stilistica atta alla narrazione poetica ed esistenziale dell’essere dell’io introspettivo. Ha preso parte ed organizzato numerosi eventi artistici come responsabile presso associazioni (La tela di Sefora, ASA) ed esposto in diverse collettive tra Bologna, Roma, Lecce e Cosenza.  

info@meravigliedicalabria.it  

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