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Racconti di calici e tradizione: viaggio nel cuore del vino delle Terre di Cosenza

Racconti di calici e tradizione: viaggio nel cuore del vino delle Terre di Cosenza

di Fabio Benincasa

Il Consorzio di tutela dei vini Terre di Cosenza Dop nasce ufficialmente nel dicembre del 2014 attraverso la partecipazione di numerose aziende vitivinicole della provincia. La sua costituzione segna una tappa importante nel percorso di valorizzazione delle produzioni del territorio iniziate da un gruppo di viticoltori cosentini attraverso il recupero di tradizioni che le Terre di Cosenza vantano da secoli. Il consorzio nasce sulle spoglie di un’altra associazione di produttori: il Consorzio Vini Calabria Citra che ha rappresentato un importante motore per il comparto. I vitigni cosentini oggi sono riconosciuti e apprezzati dal mercato e dagli operatori: rappresentano una realtà produttiva in grande fermento.

La crescita e la «voce univoca»

«Siamo partiti in 4 e oggi abbiamo messo insieme 60 cantine, è stato un percorso incredibile sostenuto da un vivo interesse verso il vino», racconta ai nostri microfoni Demetrio Stancati, presidente del Consorzio Terre di Cosenza. «Terre di Cosenza – continua – è un territorio da vino, diverso se si pensa alle produzioni sullo ionio, sul tirreno, vicino al pollino, sotto la Sila. Quindi espressione di un territorio multiforme». «C’è la voglia di scoprire, attraverso il vino, il territorio che ci circonda», aggiunge Stancati. Che poi sottolinea: «Bisogna parlare una voce univoca e unica fra le diverse componenti del vino e le diverse Dop. Poi bisogna rendere attraente la Calabria, quell’appeal che oggi ancora manca». Come? Stancati cita l’esempio della Puglia. «Quanto fatto negli ultimi anni dalla Puglia è lodevole. Una terra di vini da taglio, oggi terra della Taranta e delle Masserie. Vip come Madonna trascorrono lì le loro vacanze».

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