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La Motta di Domanico, gioiello (ancora) poco conosciuto

La Motta di Domanico, gioiello (ancora) poco conosciuto

Sono numerosi i borghi in Calabria che un tempo furono delle “Motte”. Il termine “Motte” deriva dal francese e significa “fortezza”. Per sfuggire alle incursioni saracene, i bizantini, provenienti dalla Sicilia, fondarono diverse Motte in Calabria. La Motta di Domanico, in provincia di Cosenza, probabilmente risalente al XIII secolo. Ancora oggi sono visibili la porta di accesso e la torre di quello che un tempo fu la fortezza del borgo.


L’ambiente è suggestivo e sulle origini della frequentazione del centro non si hanno notizie precise. Una particolarità che si riscontra nella cittadina è l’utilizzo della pietra naturale per la costruzione di gradini, stradine, cisterne per la raccolta dell’acqua, e di grotte rupestri. Inoltre sono visibili fori per la sistemazione di mensole, qualche nicchia e abbeveratoi per animali.

In passato il borgo si formò in territorio di Rende, che nel ‘300 fu devoluta al Demanio, da qui l’origine del nome “Domanico”. Il paese si trova in una vallata delle Serre cosentine, a circa 730 metri sul livello del mare, fiancheggiata dal fiume Busento, nel quale, si narra, è nascosto il tesoro del re dei Visigoti, Alarico.

info@meravigliedicalabria.it

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