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Il progetto di resilienza per il riscatto di Castelsilano

Il progetto di resilienza per il riscatto di Castelsilano

di Roberto De Santo

Disegnare la vita per restituirla ai luoghi. Immagini del vissuto che richiamano un passato non tanto remoto frammentate con particolari di quel che è stato e potrebbe essere. Una narrazione di un mondo possibile impresso tra le mura dei vicoli del centro storico di Castelsilano. È la street art che anima questo splendido borgo che domina il Marchesato crotonese non a caso denominato “la terrazza della provincia di Crotone”. Ma che sembra condannato – come altre aree interne della Calabria – al lento declino. Lo spopolamento, iattura del Meridione d’Italia, contro il quale sempre più progetti nascono per indicare una strada diversa di sviluppo del territorio.
Quella voglia di resilienza – tradotta nel pensiero tetiano della restanza – che anima il caleidoscopio cromatico dei murales di Castelsilano messo in piedi da Arcalabria, l’associazione di volontariato che si batte per non far morire i borghi calabresi.


Così tra le stradine del piccolo centro di 700 anime – nel cuore della Sila crotonese – è possibile imbattersi negli iconici momenti del vivere collettivo o in immaginifici scenari di mondi artistici sviluppati sulle pareti dei suoi edifici: 70 murales unici.

Un circuito museale a cielo aperto – tracciato anche dalla segnaletica in braille per renderlo accessibile ai non vedenti – nato dal cilindro di idee dell’associazione che punta, attraverso l’arte, a rivitalizzare Castelsilano. Il “Museo Itinerante Arcalabria” – questo il nome del progetto – si prefigge infatti con i murales di farne attrattore culturale e di catturare così l’attenzione di turisti e viaggiatori, delineando un nuovo percorso di sviluppo per questo straordinario luogo da cui si domina il Marchesato di Crotone. Da qui è possibile osservare il fascino delle montagne della Sila Grande e i paesaggi indomiti dell’intera area.

Le altre attrazioni

fiume Lese - Meraviglie di Calabria - 14

Ma chi si spinge a Castelsilano potrà inoltre visitare i ruderi della prima Centrale idroelettrica della Calabria, il fiume Lese, le saline e le zolfare di Cufalo ed il Ceppo dei Fratelli Bandiera dove i patrioti furono catturati prima della loro fucilazione. Poi c’è la via dei panari i tradizionali cesti sospesi in una stretta stradina del centro. Senza contare il patrimonio enogastronomico che detiene la cittadina. Su tutti la Cropa di Castelsilano, un antico pane prodotto con tecniche di panificazione artigianali.
Un motivo in più per visitare questa perla del Marchesato crotonese.

info@meravigliedicalabria.it

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