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Arte orafa: il maestro calabrese Michele Affidato protagonista di Tg2 Storie [VIDEO]

Arte orafa: il maestro calabrese Michele Affidato protagonista di Tg2 Storie [VIDEO]

Una storia che inizia da lontano, quando Michele Affidato, nato a Crotone, all’età di 8 anni inizia ad intrecciare fili di cuoio, rame, ottone e caucciù realizzando dei piccoli gioielli. Non era che l’inizio di una passione diventata mestiere e poi arte riconosciuta in tutto il mondo. La lavorazione di oro, argento e pietre preziose, infatti, lo hanno reso nel tempo un vero ambasciatore di artigianalità italiana con un’impronta identitaria che rende le sue creazioni riconoscibili ovunque. Il maestro orafo, infatti, trae ispirazione dalla storia, dalla cultura e dalla tradizione della sua terra, reinterpretandole in chiave moderna e innovativa senza abbandonare dei temi ricorrenti: la Magna Grecia con i suoi miti, le sue leggende e i suoi simboli; il mare con i suoi colori, le sue forme e la sua energia; la natura con i suoi elementi più iconici, come fiori, foglie e animali. Il Premio “Oscar dell’Alta Gioielleria” a VicenzaOro nel 2002, il Premio “HN Award” ad Hong Kong nel 2005, il Premio “Targa d’Oro” al Salone del Mobile di Milano nel 2008, il Premio “Grand Prix de la Création” a Parigi nel 2012 sono solo alcuni die riconoscimenti alla carriera e alla meraviglia di Affidato.

Lo scorso sabato 29 giugno, Tg2 Storie ha dedicato al maestro calabrese un servizio, immerso e concentrato nel suo laboratorio perché l’arte orafa è energia e precisione, è un lavoro creativo che parte da un’idea che prende forma su un disegno e, alla fine, si forgia col fuoco, si leviga e si incastona: “Non mi stacco dal banco di lavoro – racconta Affidato alle telecamere Rai – è la mia fonte di rilassamento, specialmente di mattina presto e di sera tardi perché io non sto bene se non realizzo gioielli”. Tra i tanti gioielli del laboratorio colpisce un pettorale in stile bizantino: 280 pietre incastonate tra rubini e smeraldi che farebbero girare la testa a qualunque regina. È forse il monile che rappresenta perfettamente il lavoro dell’orafo che sognava di lavorare il metallo più raro proprio come si faceva nella Magna Grecia: per abbellire il corpo e raccontare la propria terra, quella Crotone di Pitagora dove Affidato è nato e che, a distanza di 40 anni, ancora continua a bisbigliargli all’orecchio emozioni pronte a farsi racconto prezioso.

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