Ecco la Stilo di Osvaldo Bevilacqua, è tra i Borghi più Belli d’Italia

“Osvaldo Bevilacqua si trova presso Stilo”: sì, l’Ambasciatore dei Borghi d’Italia torna a muoversi tra le bellezze e le eccellenze della Calabria, riproposta nella pagina del suo profilo social dedicata alle meraviglie del Belpaese. La Stilo di Osvaldo Bevilacqua è «uno de I Borghi più Belli d’Italia, è stata anche definita “la Città del Sole”, quel sole catturato dai profumati agrumi, o nelle olive, e poi nelle stradine dove risplendono i colori dei gerani pendenti dalle balconate. Lo stesso che investe le splendide architetture dei porticati, dove le geometrie sono protagoniste». Un racconto che non può non essere immortalato: «Meravigliosi gli scatti che mostrano la Cattolica, chiesa bizantina, alle falde del Monte Consolino. Sembra quasi sospesa, tra il blu del cielo e il verde smeraldo della natura rigogliosa, di una terra alquanto bella e preziosa».


E uno sguardo si sofferma anche per le altre architetture sacre: «Da visitare la piccola Chiesa di San Nicola da Tolentino, che presenta una cupola a “trullo”, poi quella di San Francesco e il Convento della Chiesa di San Domenico che ospitò Tommaso Campanella e il Duomo, una delle sedi vescovili più antiche della Calabria».



Una dedica, come sempre, è riservata al gusto tipico del territorio: «Altra eccellenza, la cucina. Il piatto della tradizione si distingue per il sapore deciso e forte, come la pasta fatta in casa, filata al “ferro” e condita con sugo di capra o salsa di melanzane ripiene. Le olive “cumbitè”, i pomodori secchi, il piccante pecorino e gli insaccati di maiale sono le altre prelibatezze del territorio». Il viaggio si conclude tra sport, paesaggio e cultura: «Per chi ama lo sport diverse possibilità: il trekking, il deltaplano, il parapendio ma anche attività speleologiche e archeologiche.


Per un tratto il Borgo, si affaccia su un mare suggestivo che contrasta con i colori della natura, contraddistinta da boschi di faggi. Molti i musei. Da non perdere il Museo d’Arte Sacra, quello di Archeologia Industriale, la Pinacoteca e il Museo Civico Tommaso Campanella». Il percorso è concluso sì, ma la Calabria è uno di quei luoghi che invitano a tornare. Ci sarà, così come c’è stato, un’altra Calabria per Osvaldo Bevilacqua.
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