Dallo Jonio al Tirreno, la Calabria in un cammino coast to coast
di Fabio Benincasa
Un cammino che unisce Ionio e Tirreno. È il Kalabria Coast to Coast, 55 chilometri a piedi tra sentieri di campagna, panorami mozzafiato, a stretto contatto con la natura. Si parte da Petrizzi, un comune a 400 metri sul livello del mare, che conta poco più di 1000 abitanti. Camminando tra ulivi e vigne, parte il nostro viaggio: un itinerario che da Soverato conduce a Pizzo. In mezzo i paesi di Petrizzi, San Vito sullo Ionio e Monterosso Calabro. I camminatori affondano la fatica in uno scenario naturale che incanta tra fichi d’india, boschi di castagni e faggi secolari. Lungo il percorso è facile imbattersi nelle chiesette in pietra, perdendosi tra colori, suoni e profumi che riportano ad un tempo assai lontano. La bellezza di luoghi e paesaggi, cancella la fatica. Un viaggio emozionale e sensoriale all’interno di una Calabria lontana dalle consuete rotte turistiche, alla scoperta di quegli antichi sapori e valori che sono le radici di questa meravigliosa Terra, ricca di storia e cultura millenaria e dove il tempo sembra essersi fermato.
Il percorso è stato citato dal Time, che lo ha inserito tra le 50 cose al mondo da non perdere. Lorenzo Boseggia ha lasciato il nord per investire il suo tempo al sud, un’emigrazione al contrario nata dal desiderio di dar vita ad un progetto tanto ambizioso quanto affascinante. Il presidente di Calabria Trekking, l’associazione che ha ideato il cammino Kalabria Coast to Coast, racconta: «Sono contento di aver fatto il percorso inverso, perché vivendo in Calabria da 25 anni sono abituato a vedere tanti giovani andar via e questo mi dispiace. Vuol dire che non sono riusciti a sfruttare le bellezze del loro territorio. La Calabria offre una quantità immensa di opportunità, dal mare alla montagna e soprattutto gode di un clima unico che garantisce la possibilità di camminare 12 mesi l’anno. Spero che il mio esempio, possa servire a stimolare altre persone ad investire in Calabria per rafforzare il turismo».
Tra parchi, laghi e colori unici
«Tocchiamo, una delle faggete più belle della nostra meravigliosa Calabria, il parco naturale regionale delle Serre. E poi respiriamo l’aria dell’Angitola». Il percorso è a tappe, i trekker stanchi e decisi a fermarsi possono tranquillamente abbandonare il tracciato. Che «all’inizio sembra corto, ma che nasconde livelli di difficoltà per chi non è allenato o abituato a lunghe percorrenze a piedi». «C’è chi lo percorre in tre giorni, chi impiega cinque giorni» e nelle prossime settimane sarà inserita una nuova tratta: Polia. «Rispetto alle precedenti edizioni del cammino – racconta Boseggia ai nostri microfoni – l’accoglienza era garantita solo da agriturismi mentre oggi, nel circuito, sono presenti anche le abitazioni messe a disposizione da chi abita lontano o addirittura all’estero. L’offerta si è ampliata». Gli sforzi profusi dagli organizzatori dei cammini sono encomiabili, motivo per il quale le «amministrazioni pubbliche dovrebbero venirci incontro, ma le cose stanno cambiando». «Oggi, ad esempio – dice Boseggia – è presente un treno diretto che collega Lamezia a Soverato. Prima, per arrivare a Soverato erano necessari due cambi. Questo è un piccolo passo avanti, rispetto a poco tempo fa».