Da Paola a Corigliano, per la “Via dell’Eremita e dei Monasteri”
Nuovo prestigioso appuntamento per tre rappresentanti dell’Asd Corigliano Bike. Già inserita, da qualche mese, tra le associazioni ufficiali degli “Amici del Cammino” di San Francesco di Paola, la società ciclistica coriglianese sarà protagonista nei giorni 29-30 aprile e 1° maggio, della prima edizione del “Cammino in Mtb” (Mountain Trail Bike). Start fissato per giorno 29 aprile alle ore 7:30 direttamente dal Santuario di Paola. Il tracciato toccherà i quattro i conventi edificati in vita da San Francesco nel territorio cosentino ossia Paola, Paterno, Spezzano della Sila e Corigliano. All’incirca i ciclisti percorreranno la “Via dell’Eremita” e la “Via dei Monasteri” in tre giorni per circa 200 km e 8000 metri di dislivello complessivi. Il gruppetto della Corigliano Bike adopererà Mtb muscolari ma per chi vorrà associarsi potrà anche utilizzare una bici e-bike. I tre temerari pedalatori, della compagine del presidente Nicola Le Voci, saranno Giuseppe Lupinacci, Giuseppe Geraci e Domenico Sprovieri, quest’ultimo già noto per la sua traversata dall’Inghilterra alla Calabria in bici. Sabato 29 aprile, nella prima tappa tra asfalto e sterrato, dal santuario di Paola giungeranno a San Fili per poi puntare su Cerisano e giungere all’eremo di Paterno per un totale di 62,7 km. Nella seconda tappa, il 30 aprile sempre tra asfalto e sterrato, da Paterno toccheranno Cosenza per giungere presso il santuario di Spezzano Sila e proseguire per San Pietro in Guarano e approdare a Rose per un totale di 81,8 km. Nella terza e ultima tappa, primo maggio ancora tra vie asfaltate e sterrate, i tre ciclisti da Rose punteranno su Acri per poi scendere al santuario nella quarta casa fondata da S. Francesco di Paola a Corigliano per un totale di 53, 4 km. Complessivamente i tre pedalatori macineranno ben 197,9 km e indosseranno la maglia celebrativa ad hoc già vestita lo scorso 12 marzo, allorquando i membri della Corigliano Bike hanno scortato nell’ultimo tratto del tragitto, proprio da Acri a Corigliano, i pellegrini che a piedi hanno portato la reliquia dello zoccolo del Santo Patrono da Paterno sino alla città jonica. Proprio in quell’occasione è nata l’idea di compiere il “Cammino della via dei Monasteri” in bici anche se poi in seguito si è deciso di unificare e percorrere anche il “Cammino della via dell’Eremita”. In passato, inoltre, la troupe di pedalatori coriglianesi ha anche affrontato il “Cammino della Via del Giovane” (da San Marco Argentano a Paola), in un’altra esperienza molto affascinante. Tornando al prossimo tappone da affrontare, dal 29 aprile al 1° maggio, va aggiunto che i tre pellegrini ciclisti nelle due notti previste sosteranno nei conventi di Paterno e a Pedace grazie all’accoglienza dei frati. Gli altri associati della Corigliano-Bike, tuttavia, raggiungeranno i tre amici corridori per la pedalata conclusiva da Acri a Corigliano del primo maggio. Iniziativa in bici del “Cammino di S. Francesco” che ha avuto già tante richieste, come confermato dal presidente della Corigliano-Bike Nicola Le Voci, per future pedalate. È già in cantiere, infatti, una seconda pedalata completa, per la “Via dell’Eremita” e la “Via dei Monasteri”, molto più numerosa del “Cammino in Mtb” da programmare nei minimi dettagli per i prossimi mesi. Il “Cammino di San Francesco”, tuttavia, che di consueto si percorre a piedi, sta riscuotendo un notevole successo in ambito nazionale tanto da essere inserito nel catalogo dei “Cammini Religiosi” del ministero del turismo. “In occasione del “Giubileo 2025” indetto da Papa Francesco- si legge sulla pagina facebook ufficiale del Cammino di San Francesco di Paola- il ministero del turismo, in collaborazione con Invitalia, ha istituito un catalogo nel quale sono accreditati con un unico marchio gli itinerari escursionistici a tema religioso o spirituale, percorribili a piedi o con altre forme di turismo lento e sostenibile presenti in Italia”. IIntanto, la “Via del Giovane” del “Cammino di S. Francesco di Paola” è stata inserite tra le eccellenze certificate dal “Touring Club Italiano”. Testimonianza che la riscoperta della figura del Santo Patrono di Calabria passa non solo dagli scritti, dalla regola “Minima” e le tante opere lasciate ma anche attraverso le vie dei meravigliosi paesaggi calabresi che percorreva in vita.