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Cutro Calabria Italia, nel film di Calopresti la storia del Summer Love

Cutro Calabria Italia, nel film di Calopresti la storia del Summer Love

“Cutro Calabria Italia”, il film documentario finanziato dalla Fondazione Calabria Film Commission e prodotto da Silvia Innocenzi e Giovanni Saulini per Alfa Multimedia – sarà in visione il 3 ottobre su Rai3, alle ore 16.25, in occasione della Giornata della Memoria e dell’Accoglienza, istituita per ricordare e commemorare le vittime del naufragio del 3 ottobre 2013 a Lampedusa e di altre stragi in mare, e contemporaneamente su RaiPlay, dove rimarrà visibile per due settimane.

Si tratta di un progetto nato dalla volontà della Calabria Film Commission di  evidenziare e storicizzare la grande mobilitazione della gente di Calabria e delle istituzioni regionali calabresi a fronte della tragedia. Accoglienza fattiva, fatta di gesti concreti a sostegno delle persone coinvolte nel naufragio e delle loro famiglie.

Nella notte tra il 25 e il 26 febbraio 2023, il caicco Summer Love, partito da Izmir, in Turchia, con oltre 180 persone a bordo, si schiantò contro una secca tra le alte onde della tempesta e naufragò davanti alla spiaggia di Steccato di Cutro: persero la vita 94 migranti, tra cui 34 minori. Imprecisato fu il numero dei dispersi…

Il regista ha voluto trovare un senso a quel che è successo facendo la sola cosa da fare: raccontare.

Per Calopresti «c’è solo un modo di gestire il fenomeno migratorio ed è attraverso l’umanità. C’è qualcosa che è più potente delle leggi e della politica ed è il rapporto fra le persone. Per questo ho ritenuto importante documentare le conseguenze del naufragio, gli approdi e l’accoglienza della popolazione locale».

Col suo documentario ha inteso raccontare sia una visione dei fatti – le azioni positive della popolazione di Cutro, della Calabria e delle istituzioni regionali – sia segnare un legame con episodi della Storia del cinema italiano, quelli delle ambientazioni pasoliniane nelle terre di Calabria: anche a Cutro, Pasolini girò, nel 1964, il Vangelo Secondo Matteo.

«Ricordare e mai dimenticare, solo così riusciamo a dare un senso a una tragedia come quella avvenuta a Cutro. Ricordare chi non c’è più, raccontare le storie di chi era su quel barcone che si è sbriciolato sulla spiaggia di Steccato di Cutro. Raccontare tutta quella gente che si è data da fare per dare una mano ai superstiti, che si è mobilitata per giorni per ricostruire e recuperare i brandelli di vita che arrivavano dal quel mare che ha ululato per giorni e notti. Trovare un senso a quel che è successo facendo la sola cosa che so fare: raccontare». Così, Mimmo Calopresti, consegna il film al pubblico.

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