Cullurielli o cuddrurieddri d’estate, ritorna il contest di Slow Food Italia
Chiamatele come volete ma «i cuddrurieddri» o «le cullurielle», maschile o femminile che sia, sono delle ciambelle di pasta lievitata fritta preparata con acqua e farina, a cui i più aggiungono anche delle patate per rendere l’impasto ancora più soffice. Sono per eccellenza la pietanza più festosa della cucina calabrese in particolare della provincia di Cosenza e della costa tirrenica catanzarese. Una vera e propria leccornia per grandi e piccini, ideali come aperitivo e antipasto, mettono subito il buonumore e l’allegria in tavola.
Cullurielli o cuddrurieddri? Il contest che promuove la gastronomia locale
Sabato otto luglio si è tenuta la prima edizione del «Culluriellu Contest», l’iniziativa organizzata dal Birrificio «à Magara» di Nocera Terinese e «Slow Food Italia». Il contest nasce con l’obiettivo di sviluppare e far conoscere la buona gastronomia del territorio. La manifestazione si è concentrata su questo sfizioso fritto della tradizione calabrese al fine di diffondere sempre più il messaggio che promozione e valorizzazione del territorio passano anche dalla cultura del «saper mangiare».
La giuria composta da Angela Sposato di Slow Food Italia, nonché esperta di gastronomia regionale, Eugenio Furia, giornalista e collaboratore di Repubblica e Slow Wine, Guglielmo Gigliotti, ingegnere e food writer, ha assegnato il primo premio a Franco Roppo Valente di Cleto per il miglior culluriellu classico.
«La cosa mi rende particolarmente orgoglioso in quanto a insegnarmi questa nobile arte è stata mia madre», ha affermato Roppo. Il premio come miglior culluriellu contemporaneo è stato vinto invece da Domenico Casadonte di Montepaone e una menzione speciale è andata ad Angela Leo di Colosimi.
I partecipanti alla gara, oltre ad aver preparato i cullurielli, hanno parlato delle origini e aneddoti legati a questa gustosa pietanza. Inoltre la manifestazione è stata anche una occasione per contribuire ad una causa solidale, a favore delle aziende agricole romagnole colpite dalla recente alluvione.
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