Conto alla rovescia per il Tarantella Power a Monasterace con laboratori di musica popolare
Da domenica 27 agosto a sabato 2 settembre cresce l’attesa per il «Tarantella Power», il festival tematico sulla musica e la danza tradizionale che taglia il traguardo della sua diciannovesima edizione approdando a Monasterace in una manifestazione di carattere internazionale nel cuore del Mediterraneo, le cui domande di partecipazione vanno presentate entro il 10 agosto.
Corsi, laboratori, presentazioni e seminari, mostre, animazioni, concerti, feste a ballo: il «Tarantella Power» non è semplicemente un festival ma si propone come uno spazio di incontro, una dimensione in cui musicisti, danzatori, appassionati delle tradizioni popolari musicali e coreutiche del Sud Italia e del Mediterraneo si incontrano, studiano, creano, fanno musica insieme scoprendo la Calabria nelle sue diverse e possibili connessioni. E grazie alla collaborazione del Conservatorio «Tchaikovsky» di Catanzaro-Nocera Terinese, che ha al suo interno un vivace dipartimento di musiche tradizionali con corsi di laurea triennali e biennali in fisarmonica diatonica, fisarmonica tradizionale, zampogna, chitarra battente, tamburi a cornice, canto, «Tarantella Power» diventa anche una produzione artistico-didattica.
Laboratori e corsi a numero chiuso che conservano le tradizioni calabresi
La nuova casa, lo splendido borgo di Monasterace, sancisce un percorso di oltre 20 anni di esperienza e una riflessione sul senso dei festival: stimolare la produzione di nuove opere, l’incontro fra i partecipanti, la formazione, la conoscenza della musica etnica e della Calabria. Attività comuni, laboratori, corsi che sono a numero chiuso, le cui iscrizioni, come detto, scadono il prossimo 10 agosto. Le attività comuni prevedono acustica, psicoacustica, percezione: le «rappresentazioni visive del suono» a cura di Giorgio Adamo; «il canto alla chitarra battente» con Salvatore Megna; «ritmologia, guida alla consapevolezza ritmica» di Andrea Piccioni; «polifonie della Calabria», con il gruppo Le Mystère des voix calabres in collaborazione con il progetto La Calabria per Dante.
Tra i numerosi laboratori è possibile partecipare a quello di «musica arabo-balcanica per ensemble di fiati e percussioni», curato da Basel Rajoub (Siria); «musica mediorientale per ensemble di archi e percussioni» con Salah Namek (Siria); «chitarra elettrica e musica popolare, come (e perché) conoscere e usare le forme musicali tradizionali in un contesto pop e rock» di Bruno Giurato; «etnocoreografie, intrecci creativi tra elaborazioni musicali e coreutiche» con Francesca Trenta.
I corsi si articolano nelle seguenti attività: Danza 1, la viddhaneddha (comprensione del ritmo e dei passi, postura e figure, con approccio al movimento danzato – anche per chi non ha esperienza della danza), con Francesca Trenta; danza 2, la viddhaneddha (relazioni fra i danzatori, modalità espressive ed improvvisative – di approfondimento per chi ha esperienza della danza), di Antonio Critelli; canto tradizionale (il repertorio, la vocalità, la varietà del canto tradizionale), con Gabriella Aiello; organetto 1 (principi e procedimenti dell’improvvisazione nella musica per danza in Calabria preferibilmente sul 2 bassi) di Fortunato Verduci; organetto 2, una masterclass internazionale curato da Markku Lepisto. Chitarra battente (dalla musica tradizionale alla composizione) di Francesco Loccisano; tamburello 1 (Tradizionale calabrese) di Danilo Gatto; tamburello 2 (dalle altre musiche tradizionali alla musica contemporanea) di Andrea Piccioni; lira calabrese (tecniche e repertorio dello strumento)a cura di Gabriele Trimboli; tessitura tradizionale (corso base di tessitura su telaio a due licci) con Mirella Leone.
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