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Come in un quadro e all’improvviso, tra i Piani del Masistro

Come in un quadro e all’improvviso, tra i Piani del Masistro

Se associate la montagna a parole chiave come scalata, vetta, ripidità, roccia, sentiero tortuoso, e il trekking vi fa pensare a dure arrampicate, ebbene non è l’unico profilo che caratterizza un paesaggio montano. In montagna si respira ad alta quota, e il paesaggio non sempre sposa la verticalità dei boschi ma sa aprirsi, e spesso a sorpresa, su grandi distese pianeggianti. La montagna calabrese sa regalare molte di queste sensazioni, d’apertura, in orizzontale. Accade così, per esempio, tra le cime del Parco Nazionale del Pollino, fermandosi tra i millecinquecento e i duemila metri di quota. È a queste altezze che si definiscono i profili pianeggianti del Piano Grande del Masistro, che comprende vaste praterie, in parte delimitate da faggete, e che si sviluppano tra le vette più significative del Pollino, scendendo poi fino a Morano Calabro.

Ci sono tre grandi aree prative, lungo tre livelli, la cui origine sarebbe da attribuire a quel periodico tagliare gli alberi, effettuato per consentire il pascolo o la coltivazione. Nel piano centrale è possibile imbattersi, ma solo nelle stagioni delle piogge, nello specchio di un piccolo lago, che definisce ancora più limpidamente la linea della pianura. Il Piano cosiddetto “grande” del Masistro, appare invece circondato da crinali un po’ spogli, tanto da creare l’effetto di un paesaggio lunare, quello dei Monti della Luna: è qui che a seconda delle stagioni e della luce si creano paesaggi suggestivi, definiti dalla diversità biologica delle fioriture, o della fauna selvatica, anche quella degli uccelli migratori.

È un quadro che cambia continuamente il suo aspetto: le praterie del Piano del Masistro consentono di ammirare una crescita rigogliosa e variopinta, di orchidee selvatiche ma anche peonie e narcisi, gigli e genziane. Poi c’è l’intervallo degli alberi, quello di antiche faggete caratterizzate da esemplari di grandezza, e tra le quali si sviluppa un biosistema assai popolato e selvatico, non mancano caprioli, volpi, il lupo o il gatto selvatico.

info@meravigliedicalabria.it

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