Cattedrale di Catanzaro. Storia, arte e restauro

Chiusa da diverso tempo a causa dei crolli interni, l’iconico Duomo di Catanzaro – di cui vi avevamo già parlato qui – tornerà a disposizione della cittadinanza con un nuovo volto, recuperando la sua funzione spirituale, sociale e culturale. Dopo lo stanziamento di nove milioni di euro volto al restauro della Cattedrale da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, l’Arcidiocesi Metropolitana di Catanzaro-Squillace vedrà rifiorire questo gioiello architettonico, noto anche come la Cattedrale di Santa Maria Assunta, che da sempre ricopre un ruolo cruciale per la devozione religiosa e il culto della città di Catanzaro.
Come evidenziato dai social di Istmo Architetture a cui è stato affidato il progetto del restauro, i lavori intendono mantenere i caratteri tradizionali consolidati nella facciata e nell’aspetto esterno della cattedrale, ma anche evidenziare i cambiamenti apportati dalla nuova progettazione architettonica attraverso la rifunzionalizzazione degli spazi interni. Tutti gli interventi avranno un basso impatto visivo e mireranno a restituire l’immagine storica della Cattedrale prima dei bombardamenti subiti durante la seconda Guerra Mondiale, accorpando tradizione e modernità.
Istmo Architetture ha reso noto che all’esterno i caratteri formali, spaziali e decorativi saranno preservati, intervenendo con azioni di consolidamento, sostituendo le superfici obsolete, degradate e inappropriate per la sicurezza sismica dell’edifico, nel quale tutte la componenti in calcestruzzo armato lasceranno il posto all’acciaio, capace di garantire leggerezza e rigidità. L’unica eccezione riguarda i locali della sagrestia che verranno adeguati alle esigenze funzionali attuali. La nuova volta a botte presente nella navata centrale e nel transetto rappresenta il tentativo di coniugare il significato storico-religioso di protezione del velo della Madonna con l’espressività formale e percettiva data dall’utilizzo di un tessuto metallico di finitura. La cupola con la rinnovata conformazione amplifica la sacralità dello spazio, esaltando le grandi aperture del tamburo, nascoste invece dalla vecchia struttura.



La nuova protagonista del restauro sarà la luce, elemento chiave di tutte le architetture religiose, in grado di collegare l’ambito divino, plasticamente rappresentato dalla cupola elevata dalla quale penetrano i raggi solari, con la componente terrena simboleggiata dal presbiterio. Il tessuto di finitura, raggiunto dalla luce che varia durante tutto l’arco della giornata, riflette l’illuminazione conferendo alle coperture interne un senso di leggerezza, trasparenza e misticità, creando un suggestivo gioco di luci e ombre sulle colorazioni degli intonaci chiari, capaci di esaltare le geometrie dell’edificio. Inoltre, la ristrutturazione interna comprenderà anche una nuova pavimentazione realizzata attraverso l’impiego di marmi di recupero capaci di integrarsi perfettamente nel complesso interno del Duomo.
Ad essere restaurate saranno anche le principali opere d’arte contenute nel Duomo come la Madonna di Giuseppe Rito, collocata sulla copertura del campanile e la Via Crucis di Alessandro Monteleone, osservabile nelle navate laterali. I bassorilievi presenti all’ingresso e il coro ligneo posizionato nell’abside maggiore verranno rimaneggiati assieme all’organo a canne nel transetto sud e alle icone presenti nella cappelle votive.


La storia della Cattedrale
Il Duomo di Catanzaro sorge sul sito dell’antica cattedrale normanna del 1121 dedicata a Santa Maria Assunta e a Callisto II, oltre che agli Apostoli Pietro e Paolo. Nel 1309 al Duomo, sulla facciata sinistra, si affianca la Cattedrale di San Vitaliano, Santo Patrono della città di Catanzaro, nelle cui nicchie vennero collocate le reliquie del Santo assieme a quelle di San Fortunato e Sant’Ireneo, antichi protettori della città bizantina. Il terremoto del 1638 che devastò la città, vide crollare la facciata di questo importante edificio religioso, luogo d’incontro tra fede e storia catanzarese. Dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale, che interessarono diversi quartieri catanzaresi, il Duomo subì una ristrutturazione discutibile, che intervenne anche sulla Cappella di San Vitaliano nella quale erano conservate le reliquie in bronzo del Patrono.
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Foto di Copertina e dell’articolo di ISTMO Architetture