Calabria, una meta bellissima per i ponti di primavera

Secondo una recente indagine del People Insight Lab di ING e YouGov Italia, oltre la metà degli italiani sta pensando di partire tra il 25 aprile e il 1° maggio. Una vacanza breve, con budget contenuto (il 70% sotto i 1000 euro), ma desiderata e pianificata con attenzione, soprattutto dai giovani tra i 18 e i 34 anni. Chi parte lo fa con idee chiare: esperienze vere, natura accessibile, cultura viva e buon cibo.
La Calabria, in questo senso, offre sicuramente molto. È una terra che cambia volto nel giro di pochi chilometri: boschi e mare, borghi storici, cammini lenti, archeologia diffusa e natura ovunque. Un’idea di viaggio che si costruisce passo dopo passo, tra foreste vetuste, cascate, tavolate generose, e luoghi che lasciano il segno. Ecco alcune proposte per vivere un ponte di primavera che abbia davvero qualcosa da dire.


IL BOSCO MONUMENTALE DEI GIGANTI DELLA SILA. Nel territorio di Spezzano della Sila, camminare tra i Giganti della Sila, nella Riserva FAI di Croce di Magara, è una delle esperienze più potenti che si possano fare in Calabria. Sull’altipiano della Sila si conservano alberi alti fino a 45 metri, con tronchi larghi due metri e un’età straordinaria di 350 anni: sono testimoni delle antiche selve silane. Il bosco monumentale è composto da oltre sessanta esemplari di pini larici e aceri montani piantati nel Seicento dai baroni Mollo, proprietari del vicino Casino oggi di proprietà del FAI. Un tempo, questi boschi erano una risorsa preziosa: dai tronchi si estraeva una resina infiammabile simile alla pece, usata per l’impermeabilizzazione e richiesta in tutto il Regno di Napoli. Oggi il sito è tutelato come Riserva Naturale Biogenetica per studiare e conservare un patrimonio storico-naturale raro in Europa. Il bosco è visitabile grazie ai percorsi curati dal FAI, che ne garantisce l’apertura al pubblico e si prepara a restaurare anche l’antico Casino Mollo.

CICLOVIA DEI PARCHI. UN VIAGGIO TRA QUATTRO MONDI. 545 chilometri in sella, attraversando quattro parchi naturali: Pollino, Sila, Serre e Aspromonte. La Ciclovia dei Parchi della Calabria è un tracciato pensato per chi ama il turismo lento, sostenibile e di qualità. Non serve percorrerla tutta: basta scegliere un tratto e lasciarsi guidare dalla geografia e dalle soste. Si pedala tra pascoli, faggete, piccoli santuari, masserie, curve a gomito e borghi dimenticati che sanno accogliere. Ogni sosta è un racconto di cui fare tesoro, ad ogni discesa c’è un paesaggio di puro stupore.



FAGGETE DEL POLLINO PATRIMONIO UNESCO. Nel Parco Nazionale del Pollino, le faggete vetuste del Pollinello sono patrimonio dell’umanità. Sono la massima espressione di naturalità del territorio poiché l’uomo, qui, non ha compiuto alcuna azione e gli alberi compiono il loro ciclo vitale completo. Tra le cime del Pollino e del Dolcedorme, alcuni alberi superano i 600 anni. I sentieri accompagnano chi cammina in un ambiente che cambia colore, suoni, e viste spettacolari. I borghi vicini sono ancora luoghi di vita reale: Morano Calabro, Civita, San Lorenzo Bellizzi. Qui si mangia come una volta, si parla piano, e si dorme proprio bene.

LA FORESTA DELLA FELICITÀ DI SERRA SAN BRUNO. Nel Bosco Archifòro, a pochi minuti da Serra San Bruno, si può vivere un’esperienza di immersione naturale profonda nei boschi color smeraldo. Si cammina lentamente tra i faggi, si ascolta il silenzio, si respira un’aria che rigenera. La luce filtra tra gli alberi, la terra profuma, le piante rilasciano essenze benefiche. È un’esperienza adatta a chiunque voglia rallentare e sentirsi parte del paesaggio, anche solo per qualche ora.



CAMMINO BASILIANO, SPIRITUALITÀ E NATURA. Il Cammino Basiliano si estende per 1.390 chilometri, suddivisi in 73 tappe. Questo itinerario attraversa la Calabria da nord a sud, sulle tracce dei monaci basiliani che si insediarono in grotte, eremi, luoghi impervi. È un percorso spirituale e culturale, ma anche naturalistico e umano. Anche solo un tratto regala incontri con paesaggi intatti, comunità ospitali, architetture sacre incastonate nella roccia. Un viaggio nella profondità della regione.


CASCATE DEL MAESANO E VALLE DELL’AMENDOLEA, L’ASPROMONTE PIÙ SELVATICO. Tre salti d’acqua che si incrociano in verticale, immersi nel verde fitto dell’Aspromonte. Le Cascate del Maesano si raggiungono con un trekking non difficile ma appagante, tra scorci aperti e tratti ombrosi. Nella stessa area, la Valle dell’Amendolea è uno dei luoghi più suggestivi della Calabria grecanica. Rovine, mulattiere, grotte, orti, resti di civiltà contadina e, anche qui, tante storie che danno la dimensione di un altro tempo, dettato solo dalla natura.





SIBARI. DALLA MAGNA GRECIA ALL’ETÀ ROMANA LA STORIA DI TRE CITTÀ SOVRAPPOSTE. Il Parco Archeologico di Sibari si trova nell’omonima frazione, parte del territorio del Comune di Cassano all’Ionio (CS). Il sito custodisce la memoria di almeno tre città sovrapposte nel tempo, ognuna con una propria identità e una stagione storica distinta: Sybaris, fondata dai Greci nel VIII secolo a.C.; Turi, colonia ateniese fondata dopo la distruzione di Sybaris; e Copiae-Thurii, successivamente romana. I reperti che raccontano questa complessa stratificazione sono conservati nel Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide. Si tratta di un luogo vivo, al centro di un’importante opera di valorizzazione culturale che negli ultimi tempi ha portato a un aumento esponenziale delle visite. Nel luglio 2025 tornerà a ospitare anche ‘Vinitaly and the City’, una delle manifestazioni culturali e enogastronomiche più attese dell’estate, che conferma il ruolo crescente di Sibari come spazio vivo e aperto alla contemporaneità.



ARTE CONTEMPORANEA AL MUSABA DI MAMMOLA. Un museo-parco unico nel suo genere, fondato nel 1969 da Nik Spatari e Hiske Maas tra i ruderi dell’antico complesso monastico di Santa Barbara. Il MUSABA – Museo Santa Barbara – si trova a pochi chilometri dal centro storico di Mammola, in una vallata appartata e suggestiva, tra ulivi, pini e fichi d’India. È un centro di arte contemporanea, ma anche un luogo di formazione, sperimentazione e residenza per giovani artisti. Mosaici monumentali, installazioni, architetture visionarie, pitture murali lo straordinario “Sogno di Giacobbe” si susseguono in un percorso all’aperto e al chiuso. Visitare il MUSABA significa entrare in una narrazione potente, anche estrema, che ha trasformato un luogo abbandonato in uno spazio creativo senza confini, animato dallo spirito indipendente e visionario dei suoi fondatori.



IL MARE DI PRIMAVERA. In primavera le coste calabresi sono miti, silenziose, perfette per camminare, fotografare, respirare. Dalla Costa degli Dei alla Riviera dei Cedri, passando per la Costa dei Gelsomini e la costa crotonese con Capo Colonna e Le Castella: ovunque scogliere, promontori archeologici, borghi sospesi tra mare e collina. Luoghi che parlano di Mediterraneo, bellezza, storia e vita quotidiana.





A TAVOLA CON SEMPLICITÀ. Frittate di erbe selvatiche, pane di castagne, ricotte fresche, conserve fatte in casa, pesce azzurro. Nei mercati contadini, negli agriturismi, nelle cucine locali si mangia quello che la stagione offre. Solo gusto e semplicità.



UN INVITO. Queste non sono le uniche esperienze possibili. In Calabria c’è tanto, molto di più, lontano dai grandi flussi, dai numeri incontrollati. Qui, tutte ‘avventure’ accessibili, autentiche, piene, fatte di deviazioni improvvise, incontri e scoperte inattese. Chi la sceglie lo fa per cercare qualcosa di vero. E quasi sempre lo trova.
di Daniela Malatacca (info@meravigliedicalabria.it)