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Calabria, le reliquie di San Valentino per tutte le promesse d’amore

Calabria, le reliquie di San Valentino per tutte le promesse d’amore

Ah, l’amore! Motore di storie appassionanti, ispirazione di poeti e scrittori di ogni epoca. Saffo e Catullo ne hanno cantato la forza e la complessità nei loro versi, aprendo la strada a quanti, dopo di loro, hanno reso immortali le afflizioni di amanti sfortunati, degli amori impossibili che bruciavano di desiderio, di quelli destinati a vivere la vita assieme o alla sciagura di una separazione anzi tempo. Dante con Amor, ch’a nullo amato amar perdona lo ha reso eterno nella passione di Paolo e Francesca.  Anche Shakespeare, in As You Like It, fa pronunciare a Febo “Chi mai amò che non abbia amato al primo sguardo?” che racconta della potenza dell’amore spontaneo, quello che nasce all’improvviso e travolge senza esitare. Passano i secoli, cambiano i modi per esprimerlo, ma il sentimento resta lo stesso.

Ed è proprio il 14 febbraio che San Valentino torna a ricordare agli innamorati che l’amore è trasporto, è attenzione, è entusiasmo, ma anche dedizione e scelta. Del Santo si sa che è nato a Terni nel 176, che fu vescovo e martire, ma soprattutto testimone di un amore vissuto come dono. Secondo la tradizione, unì in matrimonio una giovane cristiana e un centurione romano convertito, sfidando le resistenze delle loro famiglie. Un gesto che ha reso il suo nome simbolo di unione e speranza.

La sua festa fu istituita ufficialmente nel 496 da Papa Gelasio quando volle sostituire gli antichi riti pagani dei Lupercalia, in cui si celebravano riti di propiziazione della fertilità, e anche dell’unione matrimoniale, con modalità ben lontane da quelle cristiane. Gelasio volle invece Valentino come protettore di coloro che si accingevano a stare insieme, a formare una famiglia. Con San Valentino, l’amore assunse un significato più profondo, legato alla costruzione di un percorso comune, fatto di rispetto e impegno reciproco.

Se il cuore della sua devozione si trova a Terni, in Calabria c’è un luogo dove gli innamorati possono celebrarlo. È infatti a Belvedere Marittimo, nella Chiesa dei Frati Cappuccini dedicata a San Daniele Fasanella, che sono custodite le reliquie di San Valentino. Frammenti del suo corpo e della sua storia, giunti qui nel 1710 grazie a una famiglia nobile che li ricevette in dono dal cardinale del Carpine. La loro autenticità è certificata da un documento notarile dell’epoca, e da allora il convento è diventato un santuario per chi cerca la benedizione del Santo.

Ogni anno, coppie da tutta la Calabria e non solo, arrivano a Belvedere per scambiarsi una promessa davanti alle reliquie, mentre tanti sposi qui scelgono di rinnovare il loro sì. C’è chi porta un fiore, chi un piccolo ex voto, chi semplicemente si ferma in preghiera, stringendo la mano della persona amata. E forse è proprio questo il messaggio più prezioso che Belvedere rinnova ogni 14 febbraio: che l’amore è sempre vincente, soprattutto quando costa sacrificio. Perché, come raccontano tante tra le storie di chi si inginocchia davanti ai resti sacri, l’amore non si misura nei momenti perfetti, ma da quelli in cui si sceglie di restare.

di Daniela Malatacca (info@meravigliedicalabria.it)

Foto di Belvedere Marittimo di Marco Casella

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