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Bronzi in buono stato, ma si farà di meglio

Bronzi in buono stato, ma si farà di meglio

Sono stati resi noti i primi dati del checkup di verifica e monitoraggio dei Bronzi di Riace. Una lunga fase che ha visto lavorare insieme i restauratori del Museo nazionale della Magna Grecia di Reggio Calabria, l’Istituto centrale del restauro e l’Università di Genova.
 «I Bronzi non stanno male – ha dichiarato all’Ansa il direttore dell’Icr Luigi Oliva -. I dati che abbiamo raccolto sono tantissimi, ma contiamo entro pochi mesi di fare una sintesi ed una relazione che possa essere utilizzata, poi, al meglio, tanto dall’istituto quanto dal museo. Possiamo dire che quello che si vede è abbastanza vero all’esterno. Ci sono all’interno alcuni punti di criticità. Ma è proprio lo scopo di questo lavoro, quello di non dover fare dei restauri o dover fare degli interventi che sono mirati alla conservazione».

La strada giusta per la cura e la conservazione

Per il direttore del MarRc Fabrizio Sudano si tratta di aspettare i risultati soprattutto per capire se si sta procedendo nella giusta direzione giusta, verificare se quanto fatto finora debba essere migliorato in termini di conservazione e restauro e delle condizioni microclimatiche specifiche della ‘sala Bronzi’. I dati completi del check-up potranno dire molte cose, anche l’ipotesi dell’adeguamento delle attuali basi antisismiche che comunque, secondo gli esperti chimici e metallurgisti dell’Università di Genova, sono realizzate con ottimo materiale.

Manutenzione preventiva necessaria per capolavori unici al mondo

«Una manutenzione adeguata – ha dichiarato Fabrizio Sudano all’Ansa – esclude la necessità di interventi drastici nel tempo. Sono capolavori di pregio. Sono delle opere a loro modo uniche e che rappresentano veramente qualcosa che è necessario conservare non solo dal punto di materiale ed estetico, ma anche delle conoscenze tecniche: quello che è la conoscenza immateriale, la tecnologia che li ha prodotti, lo stile, le scelte fatte in antico e poi anche durante il processo di conservazione contemporaneo. Sono qualcosa che a noi stanno a cuore e che cerchiamo di preservare per il futuro».

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