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Belvedere Marittimo partecipa al Calvario di Cristo

Belvedere Marittimo partecipa al Calvario di Cristo

di Roberto De Santo

Identità, comunità, devozione, sacralità. Sono i tratti distintivi della “Processione dei Misteri” che come ogni anno si svolge la mattina del Venerdì Santo a Belvedere Marittimo, la cittadina sulla costa tirrenica nel cuore della Riviera dei Cedri.


Un rito coinvolgente che si snoda nel cuore del borgo antico e che dalla chiesa di Sant’Agostino conduce fino ad un’altura – che rappresenta il Gòlgota, il luogo dove venne crocifisso Gesù – posta a circa un chilometro del centro storico di Belvedere.


Durante questa processione, vengono portate in spalla fino al Calvario le statue che simboleggiano i misteri della passione di Cristo, tra cui l’Addolorata, San Giovanni Evangelista e la Veronica. Quest’ultima che, secondo la tradizione asciugò il volto di Gesù con un panno mentre portava la croce, sarebbe stata aggiunta nel 1911.


Al ritorno del Calvario, la processione attraversa le vie del paese, fermandosi sulla piazza del Castello ed attraversa un vicolo dietro il Palazzo Leo per un antico privilegio costituito in favore dei Principi Carafa. Le statue di Cristo morto o di Cristo flagellato mostrano ferite aperte e sanguinose, rappresentando in modo esasperato il dolore e il sangue. Queste rappresentazioni trovano riferimenti nell’iconografia del Cristo crocifisso con riferimenti nella scultura Medioevale, ma soprattutto in quella seicentesca dell’Italia meridionale

L’origine

L’origine della “Processione dei Misteri” a Belvedere Marittimo risale a tempi antichi. Questa tradizione è documentata nella sua forma compiuta a partire dalla fine del XVI secolo. Le statue in legno, cartapesta o altri materiali che vengono portate in processione rappresentano opere significative della scultura del XVII e del XVIII secolo.

Fino al 1872 a Belvedere fu conservata l’usanza dei “vattinti”, uomini che si percuotevano con tappi di sughero irti di piccoli vetri, ad imitazione di Cristo, sostituita dai “fratilli”, uomini che si percuotono con catene.

La Processione dei Misteri per la lunga tradizione che l’accompagna rappresenta per l’intera comunità un modo di ritrovarsi e di condividere quelle sensazioni intense che solo il senso di appartenenza può trasferire. (Foto: Marco Casella; Comune di Belvedere Marittimo; Web)

info@meravigliedicalabria.it

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