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Arco Magno, gioiello tra tutela ambientale e turismo consapevole

Arco Magno, gioiello tra tutela ambientale e turismo consapevole

L’Arco Magno di San Nicola Arcella, una delle meraviglie naturali più affascinanti della Calabria, continua a richiamare l’attenzione di turisti e appassionati di natura da tutto il mondo. Questa formazione geologica, situata lungo la pittoresca Riviera dei Cedri nel Golfo di Policastro, è il risultato di millenni di erosione che hanno scolpito una maestosa arcata naturale protesa verso il mare. All’interno delle sue imponenti pareti rocciose, si cela una spiaggetta conosciuta originariamente come Grotta d’u Saracinu, un piccolo paradiso terrestre con una laguna naturale a forma di mezzaluna che si estende per circa 25 metri.

L’importanza scientifica e naturalistica del sito è stata riconosciuta dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), che lo ha inserito nell’Inventario Nazionale dei Geositi, un registro che censisce le località di rilevante interesse geologico in Italia. Questo riconoscimento sottolinea il valore dell’Arco Magno rendendolo un’area da tutelare con particolare attenzione.

La gestione del geosito è affidata alla Pro Loco di San Nicola Arcella, presieduta da Cristina Avallone, che ha messo in atto una serie di azioni mirate alla tutela del luogo, pur mantenendo l’accesso dei visitatori. «Gestire i flussi turistici in un luogo così richiesto è complesso – spiega la presidente della Pro Loco, incontrata durante la Bit di Milano –. Lo è stato soprattutto all’inizio, quando ancora non avevamo un modello organizzativo definito. Dopo tre anni, la macchina è ormai rodata e siamo riusciti a trovare la giusta chiave».

Per garantire la tutela del sito, sono state introdotte misure precise. «Si può restare all’interno dell’Arco Magno per 30 minuti, con un ticket di 3 euro per gli adulti e 1,50 euro per i bambini. Abbiamo imposto il divieto di fumare, di consumare cibo e bevande, così come di praticare giochi da spiaggia o utilizzare gonfiabili e materassini. Inoltre, l’accesso via mare è interdetto a tutte le imbarcazioni, sia a motore che a remi».

Queste regole sono state fondamentali per proteggere l’ecosistema delicato dell’area e per offrire ai visitatori un’esperienza sicura e rispettosa del luogo. I dati registrati testimoniano il crescente interesse per l’Arco Magno: nel 2023, primo anno di gestione regolamentata, tra luglio e settembre sono stati registrati circa 50.000 visitatori. Nel 2024, con un’apertura prolungata da giugno a ottobre, gli ingressi hanno superato gli 80.000.

Un afflusso importante che impone attenzione alla sostenibilità del sito. «La maggior parte dei turisti rispetta le regole e si mostra educata. Il primo anno ci sono state alcune polemiche, ma l’anno scorso quasi nessuna. I visitatori arrivano già consapevoli e informati sul comportamento da tenere».

L’Arco Magno ha ottenuto riconoscimenti importanti a livello internazionale, come quello del sito “The World’s 50 Best Beaches” che lo ha inserito al 39° posto tra le spiagge più belle d’Europa. Inoltre, nel maggio 2024, San Nicola Arcella ha avuto la riconferma della Bandiera Blu dalla Foundation for Environmental Education (FEE), il riconoscimento che certifica e premia l’impegno verso la sostenibilità e la tutela ambientale.

di Daniela Malatacca (info@meravigliedicalabria.it)

Foto da arcomagnocalabria.it

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