Al Rendano il primo musical sui Bretti e la nascita di Cosenza
Un’opera rock di assoluto valore artistico, storico e culturale, che ci riporta alle origini della città di Cosenza. “Bretia Regina dei Ribelli – Rock Opera” è il primo musical liberamente ispirato alla storia legata al popolo dei Bretti e al mito di Donna Brettia, la guerriera a capo della rivolta che ne sancì la libertà. Lo spettacolo, scritto e diretto dal regista cosentino Attilio Palermo, andrà in scena giovedì 22 febbraio, alle ore 20.30, al Teatro Rendano di Cosenza.
Bretia, Regina dei ribelli racconta attraverso la musica, il canto e la danza la nascita di Cosenza, una vicenda avvincente che ha come protagonista principale una donna, Bretia, guerriera coraggiosa e leale, disposta anche a dare la propria vita per liberare il proprio popolo dal giogo dei Lucani. Una donna forte, combattiva che, così come concepita dall’autore, può rappresentare per il suo coraggio e la sua determinazione, un esempio per le nuove generazioni.
La prima al Rendano
Il musical, con testi e musiche originali di Luigi Morrone, esordisce per la prima volta sul palco del Teatro Rendano di Cosenza. A credere in questo progetto Gianluigi Fabiano e Giuseppe Citrigno, ideatori del cartellone della “Rassegna L’Altro Teatro”, che in sinergia con il Comune di Cosenza hanno inserito lo spettacolo all’interno della stagione teatrale 2023-2024.
Rassegna di ben 12 appuntamenti che vede il supporto dell’amministrazione comunale di Cosenza ed è co-finanziata con “risorse PSC Piano di Sviluppo e Coesione 6.02.02 erogate ad esito dell’Avviso “Programmi di Distribuzione Teatrale” della Regione Calabria – Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura”.
In questa rock opera la storia viene così rivisitata sotto un’ottica moderna, che ne evidenzia – rispetto a quella che è la storiografia ufficiale – agganci con l’attualità e con un futuro ipotetico, in una rievocazione di un tempo ricco di suggestioni e mistero. Il regista Attilio Palermo ha scelto come ambientazione uno scenario post-atomico del ventesimo secolo. Gli ideali di libertà della protagonista Bretia – surrogato drammaturgico della condottiera bruzia Donna Bretta – e tutta la vicenda costruita attorno ad essi, vengono inseriti in un contesto storico e sociale antico nel tempo della narrazione, ma che riprende tante problematiche insite nell’essere umano. Un intreccio segnato dalla lotta per la realizzazione propria e del proprio popolo da parte dei protagonisti, il valore sacro della libertà e dell’autodeterminazione, gli intrighi di potere, l’amicizia, l’amore, il senso della storia. Tutto accompagnato da sonorità hard rock, hair metal, soft core, rock operistico, power metal. Un impianto drammaturgico contrassegnato da un dinamismo costante, a cui si alternano momenti introspettivi suggestivi e struggenti. Scenografie multimediali impattanti, di Andrea Capitolino, che fanno da sfondo a coreografie e movimenti scenici caratterizzati da stili urban e contemporanei.
La trama
Italia Meridionale, 355 a.C.. Comandato da Sirinus (interpretato da Fiore Mendicino), il popolo dei Lucani tiene sotto il proprio giogo il popolo dei Bruzi, da loro definiti Bretti, ovvero i ribelli, i quali conducono la propria esistenza per servire Sirinus in cambio di protezione. In mezzo a loro vive Oscùs (Luca Ziccarelli), un misterioso sacerdote, un tempo guerriero. Fa da padre putativo e da mentore alla giovane Bretia (protagonista interpretata da Giorgia Reda), figlia di due rivoltosi, rimasta orfana, a seguito della loro condanna a morte proprio per mano dei Lucani. Oscùs insegna a Bretia l’arte della guerra, nonché i nobili valori di libertà e identità. L’asceta vede in lei un dono divino, la persona che porterà i Bretti alla tanta agognata libertà dai Lucani. Anche Sirinus ne riconosce le doti: la teme, la odia, ma al contempo sente una forte attrazione verso di lei. Stessa attrazione provata da Oscùs, che si trova così ad affrontare una personale battaglia sentimentale tra l’essere padre adottivo e l’essere un uomo che ama una giovane donna. Sconfitti i Lucani e conquistato il villaggio di Kos, Bretia decide di fondare una nuova città e una nuova civiltà. Tuttavia, sul suo cammino c’è ancora Sirinus, che grazie ad un diabolico tranello, mette l’invincibile armata di Dionisio (Antonio Gelsomino), tiranno di Siracusa, contro Bretia e il suo popolo.
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