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Al MArC la musica antica come strumento di dialogo interculturale

Al MArC la musica antica come strumento di dialogo interculturale

Quella che è appena trascorsa è una settimana memorabile per il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria che, con oltre quattromila presenze in sette giorni, anche grazie alla “Festa della Musica”, istituita per la giornata del ventuno giugno dalla Commissione Europea e dal Ministero della Cultura, ha attirato l’interesse di visitatori e turisti italiani e stranieri.

“È stata una settimana memorabile perché tra le sale espositive riecheggiavano le melodie suonate dai musicisti, mentre in altri spazi si svolgevano laboratori didattici, incontri scientifici e momenti divulgativi. Un risultato che si deve alle sinergie messe in campo sul territorio, con enti, università e associazioni”, ha affermato il direttore del MArRC, Carmelo Malacrino.

Copertina mostra Per gli dei e per gli uomini cnr ispc def - Meraviglie di Calabria - 2

La Festa della Musica è stata inoltre l’occasione migliore per visitare la grande mostra Per gli dei e per gli uomini. Musica e danza nell’antichità, curata dal direttore Malacrino insieme all’archeologa Patrizia Marra e ad Angela Bellia, ricercatrice dell’Istituto di Scienze del patrimonio culturale e studiosa di musica antica. Una straordinaria esposizione temporanea con oltre centosessanta opere provenienti non solo dalle collezioni del Museo archeologico nazionale di Reggio, ma anche da quelle del Museo archeologico nazionale di Napoli e del Museo archeologico regionale ‘Paolo Orsi’ di Siracusa”. L’esposizione è stata allestita al livello E del MArC per trasportare grazie all’impiego dei reperti, immagini e strumentazioni originali, i visitatori in un itinerario unico alla scoperta della musica e del modo di produrla ed ascoltarla nell’antichità per accompagnare la danza, ma anche per scoprire l’importanza delle attività coreutiche approfondendo la relazione che lega la musica ai contesti sacri, funerari e delle vita quotidiana.

Il percorso espositivo ha posto anche attenzione alla musica e alla danza come strumenti di dialogo interculturale, in passato come nel presente capaci di favorire l’incontro tra popoli diversi che popolavano l’Italia in epoca greca e romana. Il percorso è stato accompagnato dalle note della lira del compositore greco Nikos Xanthoulis che ha ricreato un’atmosfera suggestiva e affascinante nella quale i numerosi visitatori hanno vissuto un’esperienza artisticamente completa.

La mostra mette in evidenza come la musica e la danza fossero presenti in tutte le attività del mondo antico, nell’educazione e nelle azioni sacre, nella condivisione di momenti di piacere, nello sport e nei rituali funerari, e persino in battaglia ed ha inoltre il fine di sensibilizzare alla bellezza dei suoni in tutti gli ambiti della vita, e di condurre i visitatori alla scoperta delle tante differenze delle sonorità nel mondo antico, ma anche delle tante analogie che le accomunano al presente”, ha sottolineato la ricercatrice dell’Istituto di Scienze del patrimonio culturale Angela Bellia.

La mostra Per gli dei e per gli uomini. Musica e danza nell’antichità‘, inaugurata mercoledì quattordici giugno al Museo Archeologico di Reggio Calabria, potrà essere visitata fino al dieci di settembre

info@meravigliedicalabria.it

Foto di copertina di Archeologiavocidalpassato

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