Al Cheese 2023, l’idea di montagna in Calabria: buona ed ecosostenibile
A Bra, in provincia di Cuneo e in pieno territorio piemontese, è la montagna di Calabria a fare da protagonista. L’Ente Parco Nazionale d’Aspromonte, in sintonia con lo Slow Food di Reggio Calabria, ha infatti rappresentato la regione al Cheese 2023, un evento di respiro internazionale dedicato ai prodotti caseari e alla biodiversità. L’idea di montagna e della sua produzione che arriva dalla Calabria, è quella ispirata ai “prati stabili” dell’Aspromonte, e che considera di sostanziale importanza la biodiversità di campi e pascoli per la salvaguardia e la cura degli ecosistemi. Unico è quello d’Aspromonte, che domina due mari e che per questo riesce ad esaltare le produzioni casearie, diverse per tipologia di derivazione animale e per aree montane di pascolo, la Limina, lo Zomaro e la Bovesia.
All’evento hanno partecipato i Cuochi dell’Alleanza, animatori culturali ed esperti del settore, con i quali è stato possibile approfondire i diversi temi dell’agro-biodiversità e della sostenibilità ambientale facilitando un dialogo condiviso sul valore antropologico dei riti tradizionali legati alla pastorizia e alla produzione dei formaggi. Il momento piemontese è stato anche l’occasione per promuovere l’area aspromontana e pre-aspromontana, con un excursus di boschi e sentieri, dei percorsi naturalistici, dei borghi ma anche del pane, del grano, del miele, il vino, frutta, olio, ortaggi, salumi e aromi. Un patrimonio enogastronomico ricco, da valorizzare e promuovere e che ha conquistato anche fuori regione. I risvolti di questa esperienza piemontese guardano ora alla riconosciuta esigenza di considerare il settore della pastorizia in Aspromonte come prospettiva di progresso sia economico che sociale, sostenendo chi crede culturalmente e progettualmente nel futuro di questo straordinario lembo appenninico. Dall’evento è trapelata ancora la narrazione di una Calabria vera, difficile, selvaggia, contraddittoria, affascinante e unica. Una Calabria di “restanza” che sa accogliere a braccia aperte chi ha deciso di continuare a viverla.
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