A Lamezia, oggetti, relazioni e suggestioni musicali per Trame Festival
“Mediterraneo. Oggetti, relazioni e suggestioni musicali” è il nuovo affascinante itinerario del Museo Archeologico di Lamezia inaugurato nell’ambito delle Giornate Europee dell’Archeologia; che hanno visto l’organizzazione, curata dal Ministro della Cultura con la Direzione generale Musei e la Direzione generale Archeologia belle arti e paesaggio, volta a valorizzare lo straordinario patrimonio archeologico e a divulgare il prezioso lavoro svolto dagli archeologi nella ricerca e promozione dei suoi numerosi tesori.
Il percorso, allestito all’interno del complesso monumentale di San Domenico (Piazzetta San Domenico a Lamezia Terme) sarà visitabile gratuitamente nel Museo lametino in tutte le giornate della dodicesima edizione del Trame Festival dei libri sulle mafie in programma dal 21 al 25 giugno e fino al 30 agosto, con un’anteprima al via già martedì 20 giugno. Per la sezione 10.100.1000 passi itinerari alla scoperta del territorio, il Museo Archeologico lametino presenta una selezione di reperti, alcuni dei quali mai esposti sino ad ora, legati al tema del Mediterraneo. Partendo dalla preistoria, passando per le produzioni tipiche della Magna Graecia, alle bellezze del Castello Normanno Svevo, i visitatori potranno vivere un’esperienza immersiva alla scoperta della storia e del territorio attraverso una narrazione guidata associata alle suggestioni di una raccolta musicale dedicata.
L’inaugurazione è stata introdotta dalla direttrice del museo Simona Bruni ed è arricchita dalla narrazione guidata dell’Archeologa e collaboratrice della Direzione regionale Musei Calabria Stefania Mancuso.
Il Museo Archeologico di Lamezia
Quale migliore scenario per ospitare un’esposizione archeologica, capace di raccontare quanto il Mediterraneo abbia influito sullo scambio culturale tra le popolazioni, del Museo archeologico di Lamezia Terme? Questo luogo della cultura, capace di raccontare, promuovere e valorizzare il territorio e la sua storia, raccoglie e conserva le millenarie tracce storiche e identitarie della piana lametina, con la sua collocazione strategica nell’istmo tra i due mari, lo Jonio e il Tirreno. Ma ancor di più, il Museo sorge nel Complesso di San Domenico a Nicastro, un ex convento dei padri Domenicani dove il celebre filosofo Tommaso Campanella approfondì i suoi studi teologici.
Il Museo si articola in tre sezioni: Preistorica, Classica e Medievale. Nella sezione preistorica sono esposti strumenti in pietra, frammenti ceramici e resti ossei databili tra il Paleolitico Inferiore e l’età del Bronzo Medio, tra i quali particolarmente rilevante è la sezione di choppers, strumenti realizzati scheggiando dei ciottoli, proveniente da Casella di Maida, che costituisce la più antica stazione preistorica della Calabria. La sezione comprende inoltre un laboratorio didattico di archeologia sperimentale con la ricostruzione a grandezza naturale di una fornace per la cottura dei vasi neolitici. La sezione classica comprende documenti che testimoniano le tracce più antiche della presenza greca nel comprensorio e della fondazione della colonia Terina e delle sue relazioni con quella di Sibari; per poi proseguire con i reperti di epoca romana come ceramiche, terrecotte votive e pesi da telaio, raccolti durante gli scavi effettuati a Iardini di Renda. Si lascia la classicità greca-romana nella sezione medievale che accorpa reperti provenienti dagli scavi bizantini come la Chiesetta dei Santissimi Quaranta Martiri, situata all’interno del complesso delle Terme di Caronte e dall’Abbazia benedettina di Santa Maria di Sant’ Eufemia e il Castello di Nicastro.
Nei giorni a seguire saranno previste visite guidate gratuite a cura degli operatori museali tutti i giorni alle 9:30 alle 11:30 e alle 17:00. Da lunedì 19 a domenica 25 giugno il Museo sarà inoltre aperto dalle 9:00 alle 19:00 mentre giovedì 22 giugno resterà aperto fino alle 22:00.
info@meravigliedicalabria.it
Foto di copertina del Museo Archeologico lametino – DR Musei Calabria
