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A Casignana il restauro del “Trionfo indiano di Dioniso”. «Un lavoro che fornirà un tassello in più dal punto di vista scientifico»

A Casignana il restauro del “Trionfo indiano di Dioniso”. «Un lavoro che fornirà un tassello in più dal punto di vista scientifico»

Un lavoro «davvero interessante non solo da un punto di vista archeologico, ma per noi anche da un punto di vista diagnostico, perché ci aiuta a capire, attraverso quelli che sono i materiali costituenti il mosaico, la provenienza stessa dei materiali e quindi delle tessere. Ci aiuta a capire l’attenzione in quella che è la ricerca dei materiali per la costituzione del mosaico stesso». Tanta soddisfazione per l’importantissimo lavoro svolto – e ancora in corso – presso la Villa Romana di Casignana, nella dettagliata spiegazione della professoressa Marianna Musella, del Laboratorio restauro IV DiBest dell’Unical. Ai nostri microfoni illustra l’intervento di restauro fatto per portare alla sua piena bellezza il mosaico del “Trionfo indiano di Dioniso”. Un intervento effettuato dalle studentesse del quarto anno del corso di laurea magistrale in Conservazione e restauro dei Beni culturali del Dipartimento di Biologia, ecologia e scienze della terra dell’Unical, – Miriam Abritta, Gessica Davoli, Andreea Ginta, Chiara Sciacca e Sara Serratore – e reso possibile grazie a un accordo tra Università, Comune di Casignana e Soprintendenza.

La Villa romana di Casignana, dalla scoperta alla valorizzazione

L’area archeologica si estende per circa 15 ettari. Al suo interno ci sono i resti di quella che la maggior parte degli studiosi ritiene essere una villa privata costruita nel I secolo d.C. e la cui fase più importante risale al IV secolo. La Villa romana di Casignana rappresenta una delle testimonianze più importanti dell’epoca romana nel Sud Italia e conserva al proprio interno il più vasto nucleo di mosaici finora noto nella Calabria di quel tempo. Un vero e proprio museo a cielo aperto sulla strada statale 106 nella Locride, scoperto nel 1963 in occasione dei lavori per la costruzione di un acquedotto. L’anno seguente iniziarono i primi lavori, ma solo a partire dal 1998 il sito è gestito dal comune di Casignana che ha acquisito i terreni limitrofi, permettendo di avviare una vera e propria campagna di scavi. A contribuire in modo sostanziale alla valorizzazione dei reperti, il lavoro degli studenti dell’Unical, che hanno portato a termine diversi progetti all’interno dell’area. Un lavoro che continua senza sosta. «Si tratta spiega la professoressa Muselladel terzo cantiere di restauro che svolgiamo a Casignana, un cantiere importante perché il sito è uno più grandi della Calabria per quanto riguarda i pavimenti in mosaico, decorati con una molteplicità di decorazioni e con una varietà anche cromatica delle tessere».

Il lavoro sul «Trionfo indiano di Dioniso» e le prospettive di ricerca

La varietà cromatica e di tessere utilizzate rendono il “Trionfo indiano di Dioniso” un mosaico unico nel suo genere, ultima parte di un tappeto decorativo più vasto. «Un corridoio importante per la vastità, per la bellezza decorativa e soprattutto per l’importanza che ha del sito di Casignana. Gli studenti – spiega Musellastanno lavorando al restauro, ovvero stanno permettendo una riadesione progressiva di tutti gli elementi del mosaico. Stiamo lavorando a dei preconsolidamenti e dei consolidamenti: una messa in sicurezza totale, il nostro intento è quello di lasciare poi a vista questo pavimento e non coprirlo nuovamente, perché è importante che sia poi fruibile anche al vasto pubblico, e soprattutto poi di lavorare alla pulitura delle tessere per permettere di riacquistare quella che era la cromia originale, la sua bellezza di colori e di vivacità, non solo cromatica, ma estetica nell’insieme». Ma il lavoro sull’opera, costituita da un apparato decorativo estremamente complesso, proseguirà con ulteriori indagini diagnostiche: «Per un Dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienze della Terra che studia anche i materiali primari, e quindi le rocce, risulta fondamentale proprio per capire se la provenienza è locale oppure no. E quindi ci darà un tassello in più da un punto di vista anche scientifico, per quella che è una ricerca sulla possibile provenienza delle maestranze e dei materiali».

Una grande opportunità per gli studenti dell’Unical

Un intervento importante per il sito di Casignana, ma anche una grande occasione per gli studenti che hanno l’opportunità di lavorare su un’area di così alto valore artistico. «Il cantiere è cominciato tre anni fa – spiega la professoressa Musella – il corridoio è un lunghissimo, forse è uno degli ambienti più lunghi di Casignana. Questo cantiere, che ha permesso di vedere l’ultima parte di questo tappeto decorativo, il “Dioniso”, è cominciato due settimane fa. Sono moduli di quattro settimane ad orario intensivo che preparano alla professione gli studenti che ormai sono al quarto anno. Strutturare dei moduli del genere prepara gli studenti a quello che sarà il loro futuro lavoro».

info@meravigliedicalabria.it

di Maria Teresa Ripolo

Foto di Meraviglie di Calabria scattate da Maria Teresa Ripolo

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