A Barcellona la mostra ‘Els Bronzes de Riace’

Dalla celebre estate del 1972, quando in un’ordinaria e afosa giornata in spiaggia, due straordinarie meraviglie bronzee approdarono in Calabria, dopo un lunghissimo viaggio iniziato in Grecia, i Bronzi di Riace non hanno smesso mai di stupire. Che cos’è la bellezza? I greci sul punto rifletterono molto, tanto nella filosofia quanto nella scultura, oggi, forse, daremmo un tratto soggettivo alla risposta a questa domanda, eppure, in ogni dove, in ogni lingua, dici Riace e iconicamente ti rispondono “i Bronzi”, o meglio, in questo caso “Els Bronzes de Riace. La mirada artística de Luigi Spina”. E’ questo il titolo della mostra fotografica inaugurata giovedì ventinove giugno, alle 19:00, al Museu d’Arqueologia de Catalunya (MAC), diretto da Jusèp Boya Busquet, che resterà aperta al pubblico per l’intera stagione estiva. Sedici fotografie di grande formato scattate dal fotografo italiano Luigi Spina saranno osservate da migliaia di visitatori, curiosi di apprezzare, tramite la potenza e la bellezza degli scatti, i particolari anatomici dei due eroi magno greci, diventati uno dei simboli più celebri della Calabria e della calabresità in tutto il mondo e, perché no, magari affascinati dalla loro bellezza, decidano di visitarli in Calabria dal vivo in prima persona.
Italia e Spagna, la cultura mediterranea che unisce nella bellezza artistica

“È un grande piacere per il MAC ospitare questa bellissima mostra sui Bronzi di Riace, basata sul lavoro artistico del celebre fotografo italiano Luigi Spina, in occasione del cinquantesimo anniversario della loro scoperta. L’esposizione è nata dalla collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria e, soprattutto, con il suo direttore Carmelo Malacrino, con il quale condividiamo il progetto e la volontà di continuare a lavorare insieme ancora in futuro, ponendo le basi per una collaborazione stabile tra i due Musei, aperta all’intero Mediterraneo”, ha dichiarato il direttore Jusèp Boya Busquet. “La mostra affiancherà il percorso espositivo “Naufragi. Storia sommersa”, realizzato dal nostro Museo per raccontare la ricchezza e la diversità del patrimonio archeologico subacqueo della Catalogna e del resto del Mediterraneo”, ha poi concluso il direttore.
Arte su arte. Fotografia che esalta la scultura. Ma anche e soprattutto il potere dell’arte di affascinare e unire culture e tradizioni mediterranee più vicine rispetto al mare che le divide. Infatti, alla mostra fotografica calabrese sui Bronzi di Riace, si affianca quella catalana “Naufragi. Storia sommersa” e nella sala antistante è conservato, all’interno del MAC, il celebre capolavoro di Michelangelo del David. Una straordinaria ed unica occasione per celebrare, come si conviene, due compleanni d’eccezione: il cinquantesimo anno dal ritrovamenti dei Bronzi di Riace e i centoquarant’anni della magnifica opera di Michelangelo che, nonostante e soprattutto grazie al passare del tempo, non smette di stupire e meravigliare i suoi numerosi osservatori.
«I Bronzi di Riace sono tra le statue antiche più famose al mondo. Due Eroi venuti dal mare, due capolavori del Mediterraneo. Sono felice di questa esposizione al Museu d’Arqueologia de Catalunya, resa ancora più suggestiva dal collegamento con la mostra “Naufragi. Storia sommersa”, tutta dedicata a quell’archeologia subacquea di cui i Bronzi di Riace sono meravigliosi testimoni”, ha dichiarato il direttore del MArRC Carmelo Malacrino, che ha espresso sui social emozione ed entusiasmo per questa importante esposizione fotografica, capace di valorizzare a livello internazionale le numerose meraviglie di cui la Calabria è ricca in ogni dove.




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Foto dell’inaugurazione della mostra: “Els Bronzes de Riace. La mirada artística de Luigi Spina” della pagina Facebook di Carmelo Malacrino