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Oppido Vecchia: un viaggio nella storia tra rovine affascinanti [FOTO]

Oppido Vecchia: un viaggio nella storia tra rovine affascinanti [FOTO]

Oppido Vecchia (RC), arroccata su un colle tra l’Aspromonte e il mar Jonio, è un borgo che conserva il fascino di un’epoca passata (fu fondato nel X secolo), un museo all’aperto che racconta storie di un tempo lontano, quando la città era un importante centro medievale. La sua storia è stata segnata da un evento tragico: il terremoto del 1783, infatti, rase al suolo la città causando migliaia di morti e gli abitanti furono costretti a trasferirsi a valle, fondando la nuova Oppido Mamertina.

Oggi, Oppido Vecchia è un’oasi di pace e silenzio, dove il tempo sembra essersi fermato. Passeggiando tra le viuzze strette e tortuose, si respira un’atmosfera quasi surreale. Le case di pietra, disabitate da decenni, raccontano storie di un passato glorioso, mentre la natura incontaminata che circonda il borgo regala scorci di bellezza selvaggia.

Un tuffo nella storia

Il castello normanno-svevo, eretto nel XII secolo, domina il paese dall’alto. La sua struttura imponente, seppur in rovina, evoca immagini di battaglie epiche e cavalieri valorosi. La Chiesa di San Giovanni Battista, poi, è un vero gioiello dell’architettura normanna con affreschi del XIV secolo. Oltre al castello, Oppido Vecchia custodisce diverse chiese antiche, tra cui la Chiesa di San Pietro e Paolo, la Chiesa di Santa Maria della Consolazione e la Chiesa di San Rocco. All’interno di queste chiese si possono ammirare opere d’arte di grande pregio, come sculture lignee, dipinti e affreschi.

Un’esperienza artistica

Oppido Vecchia è stata un importante centro artistico durante il Medioevo e il Rinascimento. Tanti artisti locali, infatti, hanno lasciato la loro impronta nel borgo, creando opere di grande bellezza che ancora oggi si possono ammirare. Tra gli artisti più noti certamente Antonello Gagini, scultore siciliano del XV secolo, e Mattia Preti, pittore calabrese del XVII secolo.

C’è poi un altro volto del borgo fantasma, quello immerso nella natura incontaminata che circonda il paese (già la vista dal Castelo sulla vallata è mozzafiato): non ci sono sale di musei da visitare o quadri da studiare ma il panorama intorno è davvero un’opera d’arte a tutto relax.
(Foto: Francesco Campolo @ciccilleju_junior – foto copertina Domenico De Luca @dmncdlc)

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